T  E  A  T  R  O      D  I  A  L  E  T  T  A  L  E      B  O  L  O  G  N  E  S  E  

Arrigo Lucchini

 

Arrigo-Lucchini-teatro-Duse-1950
1950: A.Lucchini, B.Lanzarini e B.Tolomelli in "Bän mo da bån?!" al Duse

Arrigo-Lucchini-Commedia-Prosum
1963: Lucchini attore
con Lanzarini in
"Al nòster pròsum"

Locandina Arena Puccini
1973: Arrigo Lucchini all’Arena Puccini

Famiglia Lucchini
1973: Clara, Arrigo e Annamaria interpreti di "Quall ch'pèga l òli"

Arrigo Polver
1974: Arrigo Lucchini in "La pållver sänza ciòc"

Teatro Capitolino
1976: la Compagnia Têater Bulgnais al Teatro Capitolino

Compagnia Teater Bulgnèis
1983: La Compagnia Teâter Bulgnais prova
"Il Cardinal Lambertini"
alla Famèja Bulgnèisa

    Arrigo Lucchini (1916-1984)

è stato uno dei maggiori interpreti della cultura petroniana della seconda metà del Novecento. Fu commediografo e attore dialettale, poeta e scrittore. Collaborò con il Resto del Carlino e con il Carlino Sera (per il quale scrisse più di 600 racconti) e con altri giornali. Pubblicò vari libri di ricordi e aneddoti bolognesi.
   Dopo le giovanili esperienze attoriali in una filodrammatica, Lucchini, la moglie Clara Colombini e altri amici dettero vita nell’immediato dopoguerra all’Arena San Felice nel cortile della Parrocchia di Santa Maria della Carità in Via San Felice.
   Nel 1950 entrarono a far parte della acclamata Compagnia dialettale bolognese di Bruno Lanzarini. Per il grande attore petroniano, Lucchini scrisse nuovi copioni e riviste musicali di grande successo cittadino come "Bän mo da bån ?!".
   Nel 1965, incoraggiato dalla Famèja Bulgnèisa, Lucchini costituì una propria compagnia che intitolò "Teâter Bulgnais" raccogliendo subito grandi consensi di pubblico.
   Negli anni 1973-1976 Lucchini gestì con la propria compagnia una sede stabile della commedia bolognese presso il Teatro Capitolino: tre spettacoli ogni settimana.
   Successivamente, con la commedia "Un lèt par stanòt" la compagnia inaugurò il 7 novembre 1981 la programmazione dialettale del Teatro Alemanni, di cui fu protagonista delle prime stagioni.
   L’ultima interpretazione di Arrigo Lucchini fu "Il Cardinale Lambertini" di Alfredo Testoni al Teatro Dehon nel 1984.

   La sua passione per il teatro dialettale bolognese si sviluppò, con la collaborazione della moglie Clara Colombini, anche nell'ambito della ricerca storica sul repertorio: collezionò centinaia di copioni di commedie di fine ‘800 e primo ‘900, strumenti preziosi per la scrittura del libro "Cronache del Teatro Dialettale Bolognese", nonché ispirazione per riproposizioni sceniche di commedie di Alfredo Testoni e di altri autori.
Lucchini fu efficace divulgatore della cultura locale anche attraverso la radio e le prime emittenti televisive private (condusse per vari anni il seguitissimo "Cara Bologna" uno dei primi talk show in cui erano ospiti fissi Augusto Magoni, Quinto Ferrari, Giulio Majani e il debuttante Giorgio Comaschi).
Fu attento alla drammaturgia, all’arte della recitazione e della regia, esperienze vissute da appassionato spettatore e trasmesse come pratica di recitazione alla propria compagnia dialettale.
Ebbe occasione di recitare in vari "caroselli" pubblicitari e, al cinema, in alcuni film (tra cui "Fatti di gente perbene" di Bolognini e "La casa delle finestre che ridono" di Pupi Avati).

   La sua eredità culturale, di attività teatrale dialettale e di archivio storico, è tuttora patrimonio e fonte di ispirazione dell'attività della compagnia teatrale da lui fondata, la "Compagnia dialettale bolognese Arrigo Lucchini".


ALBUM foto d'epoca

  Commedie Dialettali Bolognesi di ARRIGO LUCCHINI

Poesia INAMURÈ d BULÅGGNA

ARRIGO LUCCHINI - LA VITA

1916

Il 20 gennaio Arrigo Lucchini nasce in Via Riva di Reno, all’altezza dell’attuale civico 37.

1924
Debutta in una piccola parte nello spettacolo tratto dal "Piccolo scrivano fiorentino" di De Amicis, sotto la guida di Nino Massarenti maestro elementare alle scuole Panzacchi e attore della compagnia dialettale diretta da Goffredo Galliani al Contavalli. Arrigo farà altre esperienze insieme allo zio Aristide e ai cugini presso il teatrino dell’oratorio di San Sebastiano in Via San Felice.

1930/1939
Fa da dattilografo al padre Armando per il copione di UNA BÉSSA IN SÄN. La commedia vince il terzo premio al concorso della Famèja Bulgnèisa e debutta l’anno successivo al Teatro del Corso con Angelo Gandolfi.
Nell’estate 1939 Arrigo recita in ruoli marginali in provincia con la compagnia di Gandolfi. Il "dopo Testoni" coincide però con i veti del regime fascista per lingue straniere e dialetti. Arrigo si dedica a spettacoli filodrammatici in italiano.

1943/1944
Il 28 aprile 1943 si sposa con Clara Colombini. Dopo l’ennesimo bombardamento su Bologna del 25 settembre, Arrigo, renitente alla leva della Repubblica di Salò, sfolla a Pragatto con la famiglia. A fine agosto i Lucchini tornano in città con la neonata Annamaria.

1945/1949
Con la commedia AL PADRÅN viene inaugurata l’Arena San Felice presso la Parrocchia di Santa Maria della Carità in Via San Felice. Per varie stagioni estive la filodrammatica di Lucchini allestirà spettacoli di rivista, commedie in italiano e in dialetto. In questi anni Lucchini scrive il famoso sketch LE QUATTRO VECCHIE.

1949/1950
Novembre: Arrigo, Clara e altri della filodrammatica entrano a far parte della neonata Compagnia Dialettale Bolognese di Bruno Lanzarini. Il repertorio prevede CHE CUCÂGNA, SGNÈR FELÎZ !, DÅN ZAISER, I CÓNT SÄNZA L'ÒST, TINTINÈGA, LA VÓJJA ED FRÈVLA, IN CÀ MÎ AS ZÊRLA PR'AL DRÉTT, AI Ò AMAZÈ CECÉ ed altre commedie.

1950
Ottobre-dicembre: ottimo successo al Teatro Duse delle riviste BÄN, MO DA BÅN? e BÒJA D UN MÅNND LÈDER ! scritte da Lucchini e Miari. In queste occasioni Lanzarini viene ingaggiato dal regista Mattoli per alcuni film.
Nel 1950, negli studi RAI di Bologna, Arrigo partecipa con Clara, Walter Marcheselli, Elsa Borsari Bartoli, Augusto Magoni, Ines Ciachetti, Augusto Casalini ed altri alle trasmissioni radiofoniche EHI CH’AL SCUSA e dal 1953 a quelle di AL PAVAJÅN.

1951/1952
Nonostante le decine di successi estivi all’Arena San Felice e nella nuova Arena Calzoni in zona Bolognina, il forfait di Lanzarini per la nuova rivista Mo dî bän só incrina la concordia della compagnia. Nel novembre 1951 Lucchini e altri si distaccano da Lanzarini e in estate entrano a far parte della compagnia "Città di Bologna" di Lina Cavallari e Augusto Casalini con Vittorina Corticelli, Remo Scoto, Ines Ciaschetti e Dina Giordani.

1953
A inizio anno, nella rassegna organizzata dalla Famajja Bulgnaisa al Teatro La Ribalta, dopo gli spettacoli di Lanzarini, la compagnia "Città di Bologna" allestisce in un mese dodici titoli tra cui cinque novità come IN CÀ MÎ CMANDA L’ITALIA di Monetti e Spiga. Gli incassi però sono scarsi e la compagnia si scioglie. Nel luglio Lucchini e Scoto fondano la "Compagnia Dialettale Bolognese Angelo Gandolfi" che agisce all’Arena dei Balanzoni in Strada Maggiore 31. Nei mesi successivi le diradate recite avvengono alla Casa del Popolo di Via Castelmerlo e al Teatro Masini di Faenza e nell’estate 1954 alla Bocciofila di Via Emilia Ponente.
Lasciando l’impiego in banca, Arrigo subentra in società con i parenti titolari della ditta "Gara" manifattura di busti e corsetteria di moda. La sede è in Via Zannoni 34 e ha una quarantina di dipendenti. A causa della concorrenza con i prodotti industriali, la ditta chiuderà nel 1967 e Lucchini troverà lavoro come agente assicuratore.

1956/1965
13 ottobre 1956: la recita al Teatro Comunale di TÅURNA IN SÊNA I PISUNÉNT per i festeggiamenti testoniani della Famajja Bulgnaisa è l’occasione per una collaborazione tra le compagnie dialettali. Successivamente Arrigo e Clara ritornano nella compagnia di Lanzarini.
In dicembre, al Teatro Duse, la Compagnia De Lullo-Falk-Valli-Guarnieri chiama Lucchini a sostituire Nino Marchesini in E VISSERO FELICI E CONTENTI di Enzo Biagi e Giancarlo Fusco.
Nell’estate 1957 grande rassegna dialettale in Piazza San Giovanni in Monte con vari titoli testoniani tra cui Il Cardinale Lambertini. Il cast della compagnia di Bruno Lanzarini è formato da Carla Astolfi, Armando Bautti, Fanny Bertelli, Ettore Bolognesi, Angelo Cicotti, Clara Colombini, Vittorio Franceschini, Fernanda Francia, Adriana Lanzarini, Annamaria Lucchini, Arrigo Lucchini, Valentino Macchi, Nino Massarenti, Natalina Poggi, Bruno Tolomelli e Gigi Zuntini, a cui si aggiungeranno Luciano Bianchi, Diantos Cavara, Vittorina Corticelli, Giorgio Grisoni, Marialuisa Ravenda, Adalberto Santini e Remo Scoto.
Gli spettacoli si susseguono specialmente al Teatro Duse, alla Ribalta, nel cortile di Palazzo Pepoli Campogrande e poi (compatibilmente con le tournée di Lanzarini nell’Arlecchino servitore di due padroni del Piccolo di Milano) nel salone della Cassa di Risparmio in Palazzo Pepoli, al Circolo della Stampa, a Budrio, a Faenza. Arrigo, ottima spalla di Lanzarini, arricchisce il repertorio con nuovi copioni e adattamenti tra cui AL FIÔL ED CAVÉCC’ e ZÄNT CUM VÀ.

1965
Un’antologia di poesie di Arrigo Lucchini è pubblicata nella collana "I cinni di Bologna" a cura di mons. Luciano Gherardi.
Intanto tra Lanzarini e Lucchini sono aumentate le divergenze artistiche e la replica de UN BÅN ÒMEN richiesta dalla Famajja Bulgnaisa per commemorare l’autore Angiolino Boriani il 30 aprile 1965 rischia di saltare. Arrigo è incoraggiato a formare definitivamente una propria compagnia che intitolerà "Teâter bulgnais". D’ora in poi la Famajja Bulgnaisa si rivolgerà a Lucchini per le sue recite natalizie al Duse.

1970
19 febbraio: su "Il Giornale d’Italia - Carlino Sera" inizia la rubrica "Bän, mo da bån ?" che il capo redattore Gualtiero Vecchietti ha affidato a Lucchini. Sino al 10 giugno 1974 Arrigo pubblicherà più di 600 racconti. Nel 1975 ne riproporrà vari su "Il Nuovo Quotidiano" diretto a Bologna da Enzo Tortora.

1973
2 giugno: è insignito Cavaliere al merito della Repubblica Italiana, su proposta dell’on.Angelo Salizzoni.
Nei primi anni ‘70, nuovi spettacoli, molte repliche e rassegne estive all’Arena Puccini. Il repertorio della compagnia si arricchisce con CLA VÔLTA, AMEDEO COME ME, UN BÈL CASÉN, BÄN MO DA BÅN 1972 oltre alle testoniane ÄL FNÈSTER DAVANTI, AL NÒSTER PRÒSUM, CUSA FARÉLL LÓ ?, PARÉNT SARPÉNT e I PERSICHETTI IN MUNTÂGNA, nonché SPANÉZZ di Gherardi, L'AVUCHÈT ZINDRÉN di Fabbri, S'VADD CH’AN L'Ò PIÓ ? di Bruno Dellos e LA PÅLLVER SÄNZA CIÔC di Armando Lucchini. Spalla comica indispensabile è e sarà sempre Luciano Bianchi.

1974
10-13 gennaio: al teatro La Ribalta, successo di Dino Sarti e Lucchini in BOLOGNA INVECE ! cabaret stracittadino.
Arrigo interpreta l’amministratore del palazzo nel film FATTI DI GENTE PERBENE di Bolognini. Apparirà anche in altri film tra cui di Pupi Avati LA MAZURKA DEL BARONE E DEL FICO FIORONE (1975) e LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO (1976) e PASSI FURTIVI IN UNA NOTTE BOIA di Vincenzo Rigo (1976).

1976/1979
Il night club Jolly Joker nei sotterranei del cinema Capitol in via Milazzo è stato trasformato in teatro. L’impresario Silvano Manicardi invita Lucchini a contribuire alla programmazione dei fine settimana. Il "Capitolino" è inaugurato il 30 ottobre 1976 con AL FIÔL ED CAVÉCC’. Lanzarini era morto in febbraio e la responsabilità di continuare la tradizione era passata a Lucchini. Per tre stagioni teatrali la compagnia Teâter Bulgnais ha il suo teatro stabile con ottimo seguito di pubblico, specialmente giovanile, nonostante gli anni di piombo.
In quel periodo con Arrigo, Clara Colombini e Annamaria Lucchini recitano Luciano Bianchi, Roberta Biavati, Antonella Briguglio, Paolo Bugetti, Francesca Campanini, Valerio Fiorini, Franco Frabboni, Tina Gamberini, Germano Gentilini, Fede Lorenzoni, Luciano Manini, Anna Lori, Mario Monetti, Nino Nanni, Maria Teresa Romagnoli, Ilaria Scandellari, Giorgio Scandellari, Giovanna Suppini, Gian Pietro Tenan, Attilio Venturi, Gigi Zuntini e altri. Successivamente anche Diantos Cavara, Roberta Balbo, Massimo Bambini, Roberto Bianchi, Pierluigi Foschi, Beppe Fundarò, Antonio Pizzurro.

1977-1981
Il 5 giugno va in onda su Videobologna la prima puntata di CARA BOLOGNA - SETTIMANALE DI ANTICHE ATTUALITÀ condotto da Arrigo con Giulio Majani; le trasmissioni continuano per cinque anni con la partecipazione di sportivi, cantanti, attori e come ospiti fissi Mario Maragi, Augusto Magoni, Quinto Ferrari e il giovane Giorgio Comaschi.

1981
Pubblica CRONACHE DEL TEATRO BOLOGNESE, frutto di anni di ricerche condotte con la moglie Clara. Nel 1979 era uscito il libro di ricordi CARA BOLOGNA e nel 1980 i racconti BÄN MO DA BÅN ?.
7 novembre 1981: UN LÈT PAR STANÒT di Lucchini è il primo spettacolo dialettale al Teatro Alemanni. Le iniziali stagioni sono affidati agli spettacoli della compagnia "Teâter Bulgnais".

1983
22 dicembre: coadiuvato dalla cooperativa "Il Canovaccio" di Gaetano Cavaretta mette in scena una nuova edizione de IL CARDINALE LAMBERTINI al Teatro Dehon. Lo aveva già recitato nei ruoli del canonico Peggi a fianco di Lanzarini e di Montimar il 3/10/1968 con Magoni al Comunale e un’unica volta da protagonista il 13/12/1972 al teatro dell’Antoniano. Da capocomico questo ruolo gli sembrava una tappa obbligata, ma anche un’eredità da rinviare per i paragoni con Lanzarini e Gino Cervi. L’allestimento sarà ripreso a partire dal natale 1986 da Guido Ferrarini.

1984
30 settembre: Arrigo muore a causa di malattia rapida e fatale. La sua ultima recita è stata MÎ MUJÈR VADDVA in piazza a Castel d’Aiano a ferragosto. Aveva superato le 2400 recite, di cui 1400 con la sua compagnia.
Per omaggiarlo e continuarne l’attività, il gruppo decide di chiamarsi d’ora in poi Compagnia Dialettale Bolognese "Arrigo Lucchini".

2016
Per festeggiare il centenario dalla nascita, la Compagnia Arrigo Lucchini porta in scena INAMURÈ D BULÅGGNA, uno "spettacolo zibaldone" tratto dalle poesie, canzoni e racconti di Arrigo Lucchini, ideato da Davide Amadei. Vi prendono parte Giancarlo Angelini, Giuliana Bacciglieri, Roberta Balbo, Daniele Bertagnin, Roberta Biavati, Enrico Cevolani, Valerio Dall'Olio, Pierluigi Foschi, Anna Galli, Gianni Giuliano, Annamaria Lucchini, Leonardo Maccagnani, Luciano Manini, Marco Marconi, Giulia Olivieri, Luca Romanelli, Alberto Tarozzi, Massimo Vaccari, Maria Rosa Tibaldi, Rossella Zagnoli, i musicisti Beppe Cesari e Giuliano Gamberini e il tecnico Stefano Cipressi.

Più estese notizie sono nel libro di Arrigo Lucchini
"Cronache del teatro dialettale bolognese dalle origini ai nostri giorni"
(nuova edizione a cura di Davide Amadei, Bologna, Pendragon [2006].